Progetto
Il “PRIDE CENTER – Centro antidiscriminazioni LGBT+ del vesuviano”
PRIDE CENTER VESUVIANO
PRIDE CENTER VESUVIANO
La finalità della presente proposta progettuale è quella di:
– progettare, realizzare e gestire un Centro vesuviano (il territorio con la più alta densità abitativa del continente europeo, nella più grande area metropolitana del sud Italia per numero di abitati) contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, senza scopo di lucro;
– diffondere la cultura LGBTQI+, con azioni volte allo sradicamento di comportamenti violenti e di pregiudizi omofobici, anche in sinergia con altre organizzazioni e istituzioni pubbliche e private attive sul territorio, ivi compresi gli istituti scolastici, le Università e le associazioni socioculturali;
– garantire, a titolo gratuito, adeguata assistenza legale, sanitaria e psicologica, e così fornire una tutela concreta alle persone appartenenti alla comunità LGBTQI+ vittime di discriminazione e/o fondate sull’orientamento sessuale e/o identità di genere o che si trovino in condizione di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento;
– istituire corsi e percorsi di in/formazione, consulenza e orientamento per l’inserimento socio-lavorativo, con accompagnamento e sostegno a percorsi di formazione specialistici, finalizzati ad avviare percorsi di vita autonoma.
In connessione con le finalità e l’analisi di contesto sopra definite, gli obiettivi che il presente progetto intende perseguire sono i seguenti:
– incrementare attività per la diffusione delle culture LGBTQI+, con azioni volte allo sradicamento di comportamenti discriminatori, anche in sinergia con altre organizzazioni e istituzioni pubbliche e private attive sul territorio, ivi compresi gli istituti scolastici, le Università e le associazioni socioculturali;
– creare un sistema di accoglienza e sostegno capace di accogliere e dare risposte concrete, nell’arco di 12 mesi, circa 200 persone LGBTQI+ vittime di possibile discriminazione domestica, scolastica o sul luogo di lavoro e/o, magari in condizioni di disagio economico aggravate dalle conseguenze della pandemia da Covid 19 sulle fasce più fragili ed esposte della popolazione;
– garantire all’utenza un percorso di accoglienza rispettoso della dignità individuale e che risponda ai bisogni primari della persona;
– garantire all’utenza un percorso di accoglienza che tenga conto delle fragilità, dei bisogni e delle potenzialità individuali;
– garantire una reperibilità telefonica 7 giorni su 7 h24, anche mediante messaggistica WhatsApp o Telegram;
– garantire all’utenza assistenza psicologica e legale;
– garantire il benessere dell’organizzazione e dell’Equipe di operatori e professionisti;
– promuovere nel corso dell’accoglienza percorsi volti all’autonomia lavorativa e abitativa dell’utenza e alla loro inclusione sociale;
– consentire e agevolare la mediazione familiare finalizzata alla integrazione dell’utenza all’interno del nucleo familiare;
– estendere il piano di azione dell’accoglienza e sostegno alla tutta l’area metropolitana e in Regione Campania;
– garantire al progetto la dotazione finanziaria che ne consenta la gestione;
– fornire un punti di riferimento costante per le persone LGBTQI+, vittime di possibile discriminazione, attraverso linee telefoniche e social dedicate;
– supportare ed accompagnare le persone LGBTQI+ al completamento del ciclo di istruzione obbligatorio nonché incentivare il proseguimento agli studi per l’acquisizione del diploma e laurea.
Sono destinatarie dell’intervento progettuale tutte le persone LGBTQI+ vittime di discriminazione fondate sull’orientamento sessuale e/o sull’identità o varianza di genere nonché quelle persone che si trovano in condizione di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e/o identità o varianza di genere in ragione del contesto lavorativo, scolastico, sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza.
Sono destinatari indiretti dell’intervento progettuale la società civile, le organizzazioni e istituzioni pubbliche e private attive sul territorio, ivi compresi gli istituti scolastici, le Università e le associazioni socioculturali con i quali si verrà in contatto nel corso delle azioni di diffusione della cultura LGBTQI+ al fine di contrastare la discriminazione fondate sull’orientamento sessuale o l’identità di genere.